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Welcome to the N.H.K.! Stagione 1 Episodio 13 Welcome to Heaven! 2006

Gli aspiranti suicidi si radunano intorno al fuoco e Minegishi usa come combustibile il carburante della barca, che non servirà più. Satō non trova il modo di dire che non vuole che lo facciano, e si ritrova a spargere anche lui il carburante. L'universitario rivela di essere il figlio dei proprietari di una clinica che non volevano che il loro erede si avvicinasse al fuoco per paura che si ustionasse. Intanto Jogasaki, Yamazaki e Misaki stanno andando al porto con un'auto, l'otaku chiede alla ragazza quali sono le sue intenzioni, dicendole che Satō ha scoperto che lei lo spiava e questa può essere una delle cause del suo suicidio. Lei dice di volerlo solo aiutare e Yamazaki chiede perché, dato che sapeva che le mentiva e secondo lui stà solo sfamando un "cane randagio". Gli aspiranti suicidi e Satō salgono su un'alta rupe dell'isola, quindi tutti ringraziano Satō per aver fatto vivere loro in modo bello l'ultima giornata della loro vita. Dopo che gli altri si sono allontanati, Hitomi abbraccia Satō sul bordo del precipizio dicendogli che si aspettava che sarebbe stato lui a seguirla fino all'ultimo. Jogasaki al porto scopre che la barca di Minegishi è partita per un'isola e noleggia una barca che guiderà lui, su cui salgono anche gli altri dopo che Misaki ha detto a Yamazaki che Satō è il ragazzo che stava cercando. Sull'isola gli aspiranti suicidi, compreso Satō, stanno per avvicinarsi al precipizio quando l'universitario si ferma dicendo di non riuscire a morire perché pensa a come renderebbe triste sua madre. Ricorda quindi anche agli altri che hanno una famiglia, ma Minegishi dice di averla persa perché quando è fallita la sua azienda sua moglie l'ha lasciato portandosi dietro suo figlio. L'universitario lo esorta comunque a non morire perché causerebbe dolore al figlio. Il ragazzo dice che ha rubato del denaro ai suoi genitori, ma Minegishi gli dice che se è ricattato da un delinquente potrà essere aiutato da un avvocato che lui conosce. Tutti si allontanano quindi dal proposito del suicidio, tranne Hitomi, che dice di non avere nessuno che la rimpiangerebbe e che il suo ragazzo le ha detto che è molto importante per lui, ma è un uomo perfetto che vivrebbe anche senza di lei. Andando verso il precipizio, Hitomi si porta dietro Satō. In quel momento arriva la barca di Jogasaki che con un microfono urla a Hitomi di volerla sposare. Hitomi pensa che questo è ciò che voleva sentirsi dire e non vuole più morire, ma Satō si rende conto che era andato lì sperando un amore con Hitomi e invece lei sposa un altro, quindi urla di voler morire e di essere solo un sassolino su una strada. Misaki cerca di convincerlo, dicendogli che non è un sassolino su una strada, ma un essere umano, e lei ha bisogno di lui perché è l'unica persona più inutile di lei che ha trovato. Interviene Yamazaki dicendo che tutti tornano alla vita "idiota" di tutti i giorni nonostante le sofferenze e che il suicidio è qualcosa di troppo grande per uno come lui. A questo punto nessuno vuole più morire, ma Satō scivola e rimane aggrappato al bordo del precipizio; gli altri quindi lo tirano su, dopo che lui aveva gridato di non voler morire.

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